Contro l’inceneritore da 198mila tonnellate autorizzato dall’amministrazione a Sesto Fiorentino, associazione e comitati annunciano nuovi ricorsi e fanno appello ai Comuni perchè si mobilitino.
«Ricordiamo che nell’agosto scorso la Città Metropolitana ha deliberato di autorizzare la realizzazione di un inceneritore da 198.000 tonnellate di rifiuti solidi, urbani e speciali, nel comune di Sesto Fiorentino in località Case Passerini, a 8 chilometri dal Duomo di Firenze» spiegano i comitati.
«Le associazioni ambientaliste (WWF, forum ambientalista, Italia Nostra), che già avevano presentato un ricorso al Tar della Toscana contro la VIA, Valutazione di Impatto Ambientale, intendono ricorrere anche contro i provvedimenti conclusivi. Si ravvisano infatti gravi illegittimità, quali la mancata previsione del destino di scorie e ceneri; l’assenza di una valutazione di impatto ambientale (e quindi anche sanitario) che valuti gli effetti cumulativi di inceneritore, nuovo aeroporto e autostrada; la mancata realizzazione delle opere di mitigazione, parte integrante del PIT. Inoltre le associazioni e i comitati, come le “Mamme No Inceneritore” lottano affinché vengano finalmente considerate modalità più moderne di gestione dei rifiuti, economicamente vantaggiose e meno impattanti. Questo renderebbe assolutamente evidente che l’inceneritore di Case Passerini è un’opera in netto contrasto con il pubblico interesse. Ma la tutela dei cittadini e dei territori non può essere demandata solo ai comitati cittadini e alle associazioni ambientaliste, spetta invece in via primaria proprio alle amministrazioni comunali quali istituzioni più vicine agli interessi delle comunità locali e principali responsabili della tutela dei loro diritti fondamentali».
«Per questo motivo è stata fatta richiesta ai vari Comuni, presenti nel raggio di 5 chilometri dall’impianto, di ricorso al TAR contro la VIA e i provvedimenti dell’Autorizzazione Unica conclusiva – continuano associazioni e comitati – In primo luogo la richiesta è stata inviata al Commissario del Comune di Sesto Fiorentino, sul cui territorio dovrebbe essere realizzata l’opera e il cui consiglio comunale aveva deliberato sia la sospensione, con finalità di precauzione e di salvaguardia, di ogni procedimento relativo all’inceneritore, sia l’impegno dell’amministrazione sestese a impugnare il provvedimento finale che scavalcasse il parere contrario del Comune di Sesto. In secondo luogo al Consiglio comunale di Campi Bisenzio che, sebbene nell’ultima conferenza dei servizi non si sia presentato, inducendo l’acquisizione dell’assenso ai sensi del comma 7 dell’articolo 14 ter della legge 241/1990, ha partecipato alle precedenti conferenze chiedendo esplicitamente la “sospensione a tempo indeterminato dell’iter amministrativo legato alla realizzazione del nuovo impianto di termovalorizzazione”, esigendo una generale riqualificazione ambientale della Piana, già drammaticamente provata da inquinamento dell’aria e del suolo, come prerequisito alla realizzazione dell’inceneritore».
«In terzo luogo la richiesta è stata inviata anche ai Consigli dei Comuni di Signa, Lastra a Signa, Scandicci, Calenzano e Prato, non interessati direttamente da opere edilizie legate all’inceneritore, ma altrettanto coinvolti per le ricadute degli inquinanti e i rischi sulla salute umana. Le polveri sottili e gli inquinanti hanno una tale volatilità e capacità di copertura del territorio circostante che nessun comune, nel raggio almeno di 30 km, dovrebbe sentirsi al riparo e quindi potrebbe vantare il diritto di impugnare, nelle varie sedi, le scelte scellerate fatte da altri Enti. Non è stata inviata richiesta al Comune di Firenze, pur essendo coinvolto territorialmente e con la maggior densità di persone interessate dalle ricadute, in quanto il Sindaco e la maggioranza in Consiglio non hanno mai messo in dubbio la bontà dell’opera, marcando sempre assenza in conferenza dei servizi e rilasciando pareri favorevoli a priori, senza alcuna prescrizione».
Le lettere di richiesta ai Comuni di procedere a ricorso sono state firmate dalla rete dei comitati e associazioni ambientaliste operanti nel territorio, in particolare:
Mamme No Inceneritore
Coordinamento Comitati della Piana
Assemblea per la Piana Contro le Nocività
Medicina democratica Firenze
Italia Nostra Firenze
Comitato per le Oasi WWF dell’ Area Fiorentina
Comitato per il WWF di Pistoia e Prato
Forum Ambientalista
cub sanità Firenze
Comitato Acqua BeneComune Prato
Associazione AcquaBeneComune Pistoia
associazione ABC Pistoia
Un’altra Sesto è possibile