Approfondimenti programmatici della lista un’altra Sesto
Ad oggi famiglie ed imprese sestesi pagano intorno ai 9,5 Milioni di euro per il servizio rifiuti, con l’inceneritore quella spesa è destinata a crescere, in coerenza con le spese di acquisto e con l’aumento del costo di esercizio determinato dall’entrata in servizio dell’inceneritore.
E’ una gestione assurda ed antieconomica e per cambiare occorre agire anche su un altro aspetto: famiglie e Imprese ad oggi pagano la tassa sui rifiuti sulla base di criteri anacronistici: le famiglie sulla base dei metri quadrati dell’abitazione e sul numero dei componenti familiari, le imprese sulla base dei metri quadrati e della categoria di appartenenza. Nessuno è chiamato a pagare sulla base di quanti rifiuti effettivamente produce e nemmeno in base a quanto è bravo o meno a differenziare. E’ un sistema ingiusto perchè indistinto e perché ricarica gli errori gestionali sulle imprese e sulle famiglie. La tassa sui rifiuti va sostituita con una tariffa basata per famiglie ed imprese su quanto rifiuto indifferenziato viene effettivamente prodotto. Nel Nord Italia dove è applicato (porta a porta + tariffa puntuale) si paga una quota fissa che comprende pulizia stradale, consegna e ritiro bidoncini (per le famiglie) e contenitori specifici (per le aziende), a cui si aggiunge per entrambe un contenitore per l’indifferenziato. La quota variabile è costituita dal numero di svuotamenti del contenitore indifferenziato. Meno svuotamenti meno quota variabile, più risparmio.
In questo modo si consentono alle famiglie, agli artigiani, agli esercenti e commercianti, risparmi consistenti in quanto il costo principale del servizio rifiuti è centrato soprattutto sull’indifferenziato, meno ce n’è da trasportare, trattare, smaltire, meno costi ci sono.
Dovremo trovare una soluzione anche per le imprese che smaltiscono in proprio una parte dei rifiuti prodotti, ma che si vedono costrette a pagare anche la tassa sui rifiuti in modo intero, come se non smaltissero per altri canali. Non solo non pagano per quanti rifiuti effettivamente producono, ma paradossalmente pagano addirittura 2 volte!
Noi cercheremo in tutte le sedi istituzionali, con i gestori del servizio rifiuti, con le associazioni di categoria di modificare l’assurda pratica e gestione dei rifiuti del nostro territorio e di imporre un cambio rispetto all’iniquo (e costoso!) modo di tassazione esistente, in modo da allinearlo alle pratiche più virtuose e più economiche già attive in larghe fette di territorio del nostro Paese. Se ciò risulterà poco accettato da interessi consolidati, pazienza, l’importante è che risulti di aiuto ad imprese e famiglie nel mezzo di una pesante crisi economica, finanziaria ed occupazionale.
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