Impedire il degrado, correggere gli errori, sviluppare un futuro legato a qualità e sostenibilità
Sesto Fiorentino rischia un inutile, pesante ed irreversibile degrado del proprio territorio e della propria dignità. Aeroporto ed inceneritore assegneranno in modo permanente a Sesto e alla Piana, il ruolo di “brutta periferia di Firenze”. Entrambe le infrastrutture non hanno giustificazioni tecniche di necessità : per ottenere i medesimi scopi prefissati, si devono adottare alternative impiantistiche e infrastrutturali non devastanti, razionali e ben più economiche (Trattamento meccanico-biologico e collegamenti ferroviari). Sesto Fiorentino, che si è sempre fatta carico dei problemi di area vasta (già ospita una grande discarica) deve mettere uno stop a quanto si prevede di impiantare nel proprio territorio, che merita invece un altro sviluppo legato all’ Ambiente, al Paesaggio, alla Cultura, all’Innovazione. Siamo consapevoli che quella in corso è la più grande battaglia ambientalista dei nostri territori, ma al contempo è una battaglia di razionalità e di grande levatura culturale per dare una prospettiva diversa, sana e sostenibile ai nostri figli, alle nostre famiglie e opportunità di lavoro più avanzate a tutte le imprese che lavorano o che auspichiamo possano nascere nel nostro territorio. Crediamo che la drammatica crisi economica e occupazionale che sta privando famiglie ed imprese di una prospettiva di futuro, sia un’ occasione per correggere i macroscopici errori compiuti sul nostro territorio e reimpostare in modo efficace un nuovo e duraturo sviluppo. Si impone la necessità di immaginare e creare nuovo lavoro e nuove opportunità strettamente legate ai concetti di qualità e sostenibilità. Vogliamo immaginare la “Sesto di eccellenza” e creare “nuovo lavoro”. Questo è il nostro impegno prioritario.
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