“Ultima fermata inceneritore” – Mirko Tutino – IMPACT HUB 2 ottobre 2014.

Mirko Tutino Assessore a “Infrastrutture del territorio e Beni comuni con deleghe ad Ambiente, Mobilità, Infrastrutture e Lavori pubblici, Politiche energetiche” della provincia di Reggio Emilia, spiega come il non fare  l’inceneritore permette una pianificazione moderna della gestione dei rifiuti, molto meno costosa, non inquinante, che apre alla creazione di molti posti di lavoro ( “..1 ogni 1000 abitanti, che per una città come Firenze vuol dire 400 nuovi posti di lavoro”).

L’esempio avanzato di Reggio Emilia che si configura come una tra le migliori esperienze italiane, contrasta totalmente con il disegno del PD fiorentino e toscano che vuole invece una gestione obsoleta e inutilmente pericolosa centrata su discariche e inceneritori.

 

Per la visione dell’intero dibattito clicca su questo link: http://youtu.be/K_YlY5xh29w

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Sul tema rifiuti c’è molto fermento in casa PD, vediamo se cambia qualcosa in positivo.

ED_sabato11ottobreErcoliniSperiamo però che non rimanga solo un dibattito, uno sfogo, ma che al termine sia emesso un documento nel quale questa area del PD si impegni a chiedere di stralciare l’art. 35 del decreto “Sblocca Italia”, perchè contrario nel contenuto a quanto ci chiede l’Europa, la quale sollecita gli stati membri a trasformare i rifiuti in risorsa per un nuovo sviluppo dell’economia. Chiedere quindi di riformulare un nuovo articolo che disponga la realizzazione di impianti che permettano di chiudere il ciclo dei rifiuti con il recupero totale di materia, senza l’uso di inceneritori, operando il trattamento dei rifiuti differenziati e indifferenziati all’interno del bacino regionale in cui vengono prodotti, eliminando così l’inquinamento ambientale derivante dal trasporto dei rifiuti fuori regione, e avviare il percorso di riciclo totale esteso su tutto il territorio nazionale.
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Sull’inceneritore finalmente un dibattito importante in casa PD.

area Civati  dibattito su inceneritore

Non è facile di questi tempi, ma grazie all’ “area Civati” osserviamo il primo vero dibattito in casa PD sulla questione dei rifiuti e dell’inceneritore.
Finalmente si confrontano pensieri diversi:
Mirko Tutino Assessore Provinciale all’Ambiente che “ha spento” l’inceneritore a Reggio Emilia e ha dato il via alle buone pratiche del Porta a Porta e del Trattamento meccanico-biologico dell’indifferenziato per estrarne altri materiali da aggiungere alle raccolte differenziate evitando di produrre qualsiasi residuo da incenerire. Puntando a creare un’economia del recupero e posti di lavoro
Sergio Gatteschi da sempre un fautore dell’inceneritore a Sesto Fiorentino.
Coadiuvati da Simone Larini, uno tra i migliori esperti di rifiuti in Italia, che non rinnega la visione inceneritorista, ma che rileva, nel Piano Rifiuti del contesto fiorentino, pratese e pistoiese una “quantità impressionante di errori” da far sospettare in tanti osservatori, una scelta precostituita relativa all’impianto di incenerimento di Case Passerini.
Un dibattito eccellente, importante per la maturazione in corso in alcuni ambienti del PD e che noi seguiremo con la massima attenzione.

Ciò che occorre, ora, è rafforzare maggiormente determinazione e la massima unità possibile contro questa opera assurda, intrapresa e voluta proprio da Amministrazioni targate PD, a partire anche dalla battaglia del Ricorso al Tar, che le Associazioni ambientaliste, il Coordinamento dei Comitati, Italia nostra e Medicina Democratica alla luce di tante omissioni, sottostime del rischio, hanno presentato contro la recente decisione della Giunta provinciale di approvare la Valutazione di Impatto ambientale.

Un’altra Sesto è possibile

 

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