Non è facile di questi tempi, ma grazie all’ “area Civati” osserviamo il primo vero dibattito in casa PD sulla questione dei rifiuti e dell’inceneritore.
Finalmente si confrontano pensieri diversi:
Mirko Tutino Assessore Provinciale all’Ambiente che “ha spento” l’inceneritore a Reggio Emilia e ha dato il via alle buone pratiche del Porta a Porta e del Trattamento meccanico-biologico dell’indifferenziato per estrarne altri materiali da aggiungere alle raccolte differenziate evitando di produrre qualsiasi residuo da incenerire. Puntando a creare un’economia del recupero e posti di lavoro
Sergio Gatteschi da sempre un fautore dell’inceneritore a Sesto Fiorentino.
Coadiuvati da Simone Larini, uno tra i migliori esperti di rifiuti in Italia, che non rinnega la visione inceneritorista, ma che rileva, nel Piano Rifiuti del contesto fiorentino, pratese e pistoiese una “quantità impressionante di errori” da far sospettare in tanti osservatori, una scelta precostituita relativa all’impianto di incenerimento di Case Passerini.
Un dibattito eccellente, importante per la maturazione in corso in alcuni ambienti del PD e che noi seguiremo con la massima attenzione.
Ciò che occorre, ora, è rafforzare maggiormente determinazione e la massima unità possibile contro questa opera assurda, intrapresa e voluta proprio da Amministrazioni targate PD, a partire anche dalla battaglia del Ricorso al Tar, che le Associazioni ambientaliste, il Coordinamento dei Comitati, Italia nostra e Medicina Democratica alla luce di tante omissioni, sottostime del rischio, hanno presentato contro la recente decisione della Giunta provinciale di approvare la Valutazione di Impatto ambientale.
Un’altra Sesto è possibile