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Approfondimenti programmatici della lista un’altra Sesto
Nonostante le critiche fortemente negative e le articolate proposte alternative presentate da associazioni ambientaliste e gruppi di cittadini che da decenni sono impegnati sul fronte di una gestione virtuosa dei rifiuti, prosegue il dissennato progetto per la costruzione di un INCENERITORE a Case Passerini.
E’ un progetto che prevede una tecnologia ormai vecchia più di vent’anni, tanto inquinante da mettere a rischio la salute dei cittadini, che non risolve lo smaltimento dei rifiuti, poiché produce ceneri residue per un volume pari al 25% – 30% del bruciato, a loro volta rifiuti altamente inquinanti smaltibili solo in discariche speciali.
Riteniamo ci si debba battere fino in fondo per bloccare questo progetto, aderendo invece all’obbiettivo “rifiuti zero al 2020”, prevedendo un nuovo Piano di gestione dei rifiuti che contempli la sostituzione del sistema d’incenerimento a Case Passerini con un sistema di trattamento meccanico biologico, equivalente per capacità di rifiuti trattati, orientato al massimo recupero di materiali (TMB).
Contiamo su un’importante riferimento d’eccellenza, la Provincia di Reggio Emilia, che, dopo aver spento il vecchio inceneritore, anziché dotarsi di uno nuovo, ha scelto la via delle “buone pratiche” dotandosi di un impianto “TMB”, definito come “la Fabbrica dei Materiali”.
Questa scelta, fatta sul nostro territorio, consentirebbe l’istituzione di un “Distretto Tecnologico per il Riciclo e Riuso dei Materiali”, che potrebbe favorire l’impiantarsi di una serie di Aziende specializzate nella selezione dei materiali dai rifiuti, attività non inquinanti e con la capacità di generare molti posti di lavoro.
Su questa prospettiva, radicalmente alternativa, intavoleremo un rapporto con le categorie economiche e imprenditoriali per sviluppare a pieno una grande e irrinunciabile opportunità.
Siamo disponibili a contribuire alla soluzione dello smaltimento dei rifiuti secondo quanto previsto dai piani interprovinciali approvati, ma, sul nostro Comune, vogliamo decidere noi come farlo.
Altra calamità che sta per abbattersi sul nostro territorio è il progetto della così detta “PISTA PARALLELA”. Ha un costo elevatissimo e cancellerà, di fatto, il “Parco della Piana”, stravolgendo l’assetto viario e idrico dell’area interessata.
Riteniamo che si debba bloccare questo insensato progetto e puntare all’integrazione tra gli aeroporti di Pisa e di Firenze, a un uso in base alle loro attuali vocazioni, e al potenziamento del collegamento ferroviario, con treni veloci, verso l’aeroporto pisano.
La piana di Sesto è una risorsa imprescindibile per la vita del nostro comune e di tutta l’area: dobbiamo pensare ad una sua riqualificazione ambientale e culturale.
Occorre intervenire sul già elevato tasso d’inquinamento che grava su di essa, progettando un diverso e duraturo assetto della mobilità nella Piana.
Essa è, infatti, soffocata da un largo uso di mezzi privati sia per il trasporto delle persone, a causa della insufficienza o inadeguatezza del trasporto pubblico, che delle merci.
Riteniamo che un’efficiente rete di trasporto su rotaia sia l’unica grande infrastruttura necessaria per la piana.
È necessario un nuovo sistema ferroviario-tranviario, integrato con le reti di ferrovie locali e tram già esistenti.
Un sistema circolare che colleghi Sesto Fiorentino, Calenzano, Campi Bisenzio, Lastra a Signa, Scandicci e Firenze, come in parte già ipotizzato alcuni anni fa anche da Lega Ambiente.
Riteniamo questo progetto strategico per la mobilità pendolare nell’area fiorentina e funzionale per agevolare l’interconnessione con la rete ferroviaria nazionale.
Per il traffico merci, riteniamo importante l’ulteriore sviluppo delle strutture logistiche specializzate nel trasbordo di carico (contenitori, casse mobili, semirimorchi) dal treno alla strada e viceversa quali ad esempio il terminale intermodale dell’Interporto di Prato
Ipotizziamo anche il recupero dello scalo merci presente nell’area della stazione di Firenze Castello come altro terminale intermodale: offre una già buona disponibilità di binari e consentirebbe una maggiore riduzione del traffico merci su strada.
Su queste ipotesi e sui conseguenti tavoli valutativi, riteniamo importante attivarci rapidamente con la Regione, l’Ente Ferrovie, i Comuni della Piana e quelli di Firenze e Prato.
Occorre valorizzare il Polo scientifico dando ad esso il ruolo di traino nella ricerca e nella formazione orientata all’eco-sostenibilità, in stretto contatto con le attività del territorio.
Riteniamo che sia giunto il momento, dopo la crisi di questi anni che condizionerà presumibilmente tutto il futuro decennio e l’assenza di sostanziali incrementi della popolazione sestese, nonostante l’immigrazione, che la nuova amministrazione metta concretamente in pratica il principio di “ZERO CONSUMO DI TERRITORIO”, puntando sulla ristrutturazione dei volumi esistenti e sulle buone pratiche dell’eco-sostenibilità e della massima tutela del paesaggio.
Riteniamo quindi necessario prevedere una revisione del Regolamento Urbanistico, attraverso lo strumento delle varianti, per modificare i punti più critici rispetto al consumo di territorio.
Coerentemente con questa visione affronteremo anche la questione del Parcheggio di Doccia.
Riteniamo inoltre che la futura progettazione urbanistica debba passare attraverso un costruttivo confronto con tutta la cittadinanza, con l’obiettivo di riequilibrare, correggere e qualificare il territorio.
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